Per Antonio, da Reggio a Trento, a Bruxelles. Antonio Megalizzi,giornalista volontario della radio “Europhonica” (una radio che trattava argomenti riguardanti l’Europa), non ce l’ha fatta, rimanendo vittima della così detta “Strage di Strasburgo”. L’attentato avvenuto l’undici dicembre fa scalpore e il dolore è grande per tutta la comunità europea. La pallottola che colpisce Antonio alla testa non gli lascia scampo e il ragazzo muore in poche ore. Una morte lascia sempre un segno, e con la morte del giornalista originario di Trento se ne va una persona che mirava a diffondere gli ideali di coesione e di unità dell’Unione Europea. Antonio ci lascia, tuttavia i suoi sogni e le sue idee non muoiono con il suo cuore, ma vengono portate avanti. Lo testimonia la “Fondazione Antonio Megalizzi”, creata dai familiari del ragazzo. La lettera di presentazione della fondazione arriva al Presidente del parlamento europeo David Sassoli. La fondazione ha il compito di trattare argomenti riguardanti l’Europa, che stava nel cuore di Antonio, di politica, di giornalismo e ha il compito di stimolare la conoscenza delle istituzioni europee e del mondo. La morte del giornalista è dunque assurda, ingiustificabile, ma non vana. Antonio ha lasciato un’impronta, un segno e le sue ambizioni da convinto europeista sono state riconosciute dal Parlamento Europeo che ha dedicato lo studio radiofonico di Strasburgo in sua memoria (e a quella del suo amico e collega Bartosz Orent-Niedzielski). Antonio Licordari, Sofia Marenco, Elena Meduri IIIC

NAPOLI- La Youth Panel, coordinata dall’Agenzia Dire e promossa dal Ministero dell’Istruzione e da Generazioni connesse, si conferma una piacevole realtà. Nelle giornate di lunedì 10 e martedì 11 febbraio si sono svolte, presso il capoluogo campano, attività di formazione giornalistica e sensibilizzazione sulle potenzialità e sui rischi del mondo digitale, ed il Safer Internet Day. Quest’ultimo ha permesso di riunire all’interno del museo nazionale ferroviario di Petrarsia: studenti, esperti, istituzioni, youtuber e influencer; al fine di far riflettere sui limiti e sulle capacità della rete, per comprendere al meglio il giusto utilizzo dei social ed esplicare in modo chiaro temi altrimenti semplificati dal quotidiano, quali li ritroviamo tipicamente sul web. Al SID 2020 i ragazzi della Youth Panel, studenti tra i 15 e i 18 anni, provenienti da ogni regione d’Italia, hanno svolto attivamente il ruolo di giovani reporter, intervistando la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, l’ex senatrice Elena Ferrara( prima firmataria della Legge 71/2017 di opposizione al fenomeno del cyber bullismo), la nota influencer Valeria Angione e i simpatici youtuber Fius Gamer. Tra i notevoli spunti emersi da tal evento, riportiamo una sincera considerazione da parte proprio di uno dei ragazzi che si sono affacciati per la prima volta alla piattaforma Youth Panel: ” In Italia qualcosa si sta muovendo, da parte nostra, nuove generazioni, futuro dell’odierna società. Chi identifica noi giovani come una generazione totalmente presa dall’individualismo e dal materialismo, schiavi dell’immagine, sbaglia. Almeno in parte. La Youth Panel ha permesso un confronto interattivo tra ragazzi di realtà completamente diverse, dei più differenti comportamenti e sentimenti, atteggiamenti e valori generali. Parliamo di ragazzi preparati culturalmente, volenterosi, alla ricerca del bene comune. Tutto ciò si è svolto con il sostegno e l’attenzione di persone che ci hanno saputo ascoltare e indirizzare in maniera corretta; e ne siamo usciti, così, da tal esperienza, con un qualcosa in più, con nozioni e competenze realmente acquisite, che andiamo a comunicare e trasmettere ai nostri coetanei. Però bisogna fare di più; tal interesse non può continuare a essere un affare di limitati gruppi di persone, ma deve assumere una dimensione sociale ad ampio respiro territoriale, nel senso che ad essa partecipi la collettività tutta, con le sue esigenze, le sue critiche, i suoi interessi, le sue prospettive e i suoi suggerimenti. La via da percorrere è questa: non è facile né sicura, ma deve essere percorsa. Non è da casa mia a quella del mio vicino ma ci porta mpltp più lontano: siamo cittadini europei, siamo cittadini del mondo ” VINCENZO NICOLO’ IVA sp